Foto 11 |
Croce Rossa Italiana Questa foto, scattata a Bergamo nel Marzo del 1915, mostra una delle prime ambulanze in servizio, con la targa CRI 1 della Croce Rossa Italiana. All'epoca non era ancora in uso la parola ambulanza, ma questi mezzi erano chiamati "carri da letto" e dalla foto si vede che non erano attrezzati come oggi! La fotografia è tratta da una cartolina dell'"Archivio Storico della Croce Rossa" di Bergamo e devo ringraziare moltissimo Roberto Pola per tutto l'aiuto che mi ha dato sui mezzi della Croce Rossa Italiana! |
Foto 12 |
Ordine di Malta In questa foto scattata a Roma è possibile vedere, anche se non perfettamente, una targa dell'Ordine di Malta (SMOM 33) attaccata ad una vecchia Fiat 600D Multipla risalente agli anni '60. L'uomo visibile accanto alla macchina è Roy Carson (ALPCA #17) e questa fotografia è un modo speciale per ricordare una persona che ha dato così tanto all'hobby delle targhe e che purtroppo è venuta a mancare nell'Aprile 2000. È possibile trovare un'altra fotografia di una targa SMOM 33 nella pagina dell'Ordine di Malta (fotografia numero 1), ma quella apparteneva ad un'altra macchina, una Fiat Panda, e non alla 600 qui mostrata: questo dimostra che lo stesso numero può essere utilizzato su più veicoli dell'Ordine di Malta, anche se mai nello stesso momento, e spiega perché le targhe SMOM hanno sempre numeri abbastanza bassi. Guglielmo Evangelista mi ha segnalato di aver visto la stessa targa, SMOM 33, nel 1962 su una 500C Belvedere e poi sulla Panda a partire dagli anni '80. La fotografia è tratta dal numero di Ottobre 1969 del Newsletter di ALPCA e voglio ringraziare moltissimo Joseph Sallmen per avermela inviata. |
Foto 13 |
Servizio Militare Questa fotografia mostra un prototipo dell'automitragliatrice Fiat tipo "Tripoli", prodotto nel periodo della prima guerra mondiale. È ben visibile sul lato la targa del Servizio Militare: questi veicoli montavano sempre la targa anche sul lato. La fotografia non ha nulla di particolare, ma mi sembrava interessante mostrare questa vettura corazzata! La fotografia è tratta dal libro "La motorizzazione dell'Esercito fino al 1943" di Ceva e Curami e voglio ringraziare di cuore Roberto Pola per avermela inviata. |
Foto 14 |
Prova della Croce Rossa In questa fotografia, scattata nel 1932, si possono vedere due mezzi appartenenti alla Croce Rossa Italiana: quello a sinistra è facilmente riconoscibile perché monta una normale targa anteriore CRI, mentre quello a destra ha una targa di prova triangolare con la scritta "5 Roma" (anche se purtroppo non è chiarissima!), tipica di quel periodo. Anche questo, però, appartiene alla Croce Rossa e lo si può capire dalla presenza della croce rossa disegnata sui fanali (all'epoca non erano ancora presenti le sirene!) e sullo stemmino anteriore. Sull'uso errato di targhe di prova montate anteriormente vedi anche il riquadro qui sotto. Moltissimi ringraziamenti a Roberto Pola per avermi fatto avere questa interessante fotografia, tratta dalla rivista "Croce Rossa" del 1932. |
Foto 15 |
Strane targhe di prova Questa fotografia è stata scattata a Brescia tra il 1954 e il 1958 e mostra un veicolo con due strane targhe di prova attaccate sul davanti: negli anni '50 queste dovevano avere forma rettangolare, non sono mai esistite targhe di prova anteriori e, inoltre, il fatto che siano due lascia immaginare che una fosse per un rimorchio, ma questi ultimi non hanno mai utilizzato targhe di prova. Guglielmo Evangelista mi ha dato una sua interpretazione molto interessante. Sono sicuramente targhe di fantasia: infatti le targhe di prova triangolari (rilasciate fino al 1933) avevano le scritte su una sola riga ed erano più grandi. Ma è probabile che in coda all'autocarro e al suo rimorchio ci fossero quelle triangolari "vere" e non deve sorprendere la sopravvivenza di targhe così antiche negli anni '50 perché le aziende le conservano per molti anni (a Cremona se ne vedono spesso degli anni '60). Quanto al resto tutto quadra: l'autocarro è un OM, fabbrica che aveva sede a Brescia e che, logicamente, avrà avuto fin dalla loro introduzione, nel 1927, un grosso lotto di targhe in prova con numeri molto bassi, utilizzate a lungo; la OM, poi, era controllata dalla Fiat che aveva proprio l'abitudine di confezionare targhe di prova anteriori. È probabile che la seconda targa appartenesse al rimorchio: mancando un tipo proprio si poteva usare quella normale automobilistica, anche se impropriamente. Voglio ringraziare moltissimo Roberto Pola per avermi spedito questa curiosa fotografia. |
Foto 16 |
Regia Marina In questa fotografia si vede una motocicletta della Regia Marina (RM non è Roma!!). Come anche il Regio Esercito e la Milizia della Strada, si può vedere che anche la Regia Marina aveva targhe anteriori per le motociclette. La fotografia è stata tratta dall'Ufficio Storico della Marina Militare e voglio ringraziare Guglielmo Evangelista per avermela inviata. |
Foto 17 |
Eritrea Quest'immagine mostra un veicolo Fiat utilizzato in Eritrea tra il 1930(?) e il 1936 e sulla targa anteriore si legge chiaramente la scritta "Eritrea" per esteso. Per avere informazioni più precise sulle targhe coloniali di quel periodo, conviene andare alla pagina delle targhe coloniali dove sono presenti molte altre immagini. Nel complesso c'è da dire che questa immagine è molto carina, con tutti gli uomini arrampicati sul veicolo, ed è per questo che sono contento di poterla pubblicare sul sito! Moltissimi ringraziamenti a Guido Bevegni per avermi inviato questa splendida fotografia! |
Foto 18 |
Polizia Stradale In questa fotografia, scattata nel 1946 a Trieste, si vede una Jeep Willis, quasi certamente abbandonata dagli americani dopo la seconda guerra mondiale, con la targa POLIZIA STRADALE. Questo fatto è abbastanza strano in quanto la Polizia Stradale è parte della normale Polizia e, dunque, utilizza le sue normali targhe. Ma per maggiori dettagli su questo particolare, vai alla sezione relativa alla Polizia Stradale. La fotografia è tratta dal numero di Aprile 2001 della rivista "La manovella". |
Foto 19 |
All'estero Questa fotografia è stata scattata nel 1910 a Peio, piccola cittadina oggi in provincia di Trento, ma che all'epoca apparteneva all'impero autroungarico. Quella che si vede sul radiatore è una targa temporanea austroungarica: la Z indica che si tratta di un veicolo straniero temporaneamente nel paese, la E è il distintivo del Tirolo e poi seguono un numero romano e tre cifre, secondo le leggi dell'epoca. Più sotto, però, è ben visibile anche un'altra targa: quest'ultima è italiana, in particolare della provincia di Brescia, identificata dal numero 12 iniziale (vedi tavola dei codici prima del 1927). Ho voluto riportare questa fotografia perché è abbastanza interessante e mostra una tecnica che era in uso anche in Italia fino al 1923, ovvero di attaccare la targa provvisoria in aggiunta, o sopra, a quella del Paese di origine. La fotografia è tratta dalla rivista "U.C.T."-Trento e voglio ringraziare moltissimo Guglielmo Evangelista per avermela inviata. |
Foto 20 |
Trieste Questa fotografia ritrae una corriera ed un autocarro carichi, come si legge nella foto stessa, di aiuti per l'alluvione, probabilmente quella del Polesine del 1951, ed è davvero molto interessante da un punto di vista della storia delle targhe perché mostra nella stessa immagine due tipi diversi di targhe del Terriorio Libero di Trieste abbastanza rare e poco conosciute. La prima sulla destra, appartiene ad un autocarro e, come si può vedere, presenta una piccola A dopo la sigla TS. La seconda, a sinistra, è attaccata ad un autobus per il trasporto pubblico e per questo ha una H al posto della prima cifra. È possibile trovare molti più dettagli sul Territorio di Trieste, sullo stemma presente nelle sue targhe e sulla loro storia in generale nella pagina delle targhe di Trieste. Devo ringraziare di cuore Dennis Tarlao per questa splendida fotografia che mi ha inviato! |