Le targhe temporanee sono utilizzate sui veicoli acquistati per l'esportazione o utilizzati per brevi periodi in Italia.
Fino al 1923: fino al 1923 a tutte le vetture che entravano in Italia era assegnata una targa temporanea di cartone di forma ovale con su scritto l'ufficio doganale di emissione e un numero crescente. Questa durava 6 mesi ed era applicata sopra la targa normale del veicolo; oltre il sesto mese era necessario immatricolare il veicolo in Italia con una normale targa. Non ho ancora nessuna fotografia relativa a queste targhe, ma è possibile trovare l'immagine di una situazione analoga nella pagina delle foto antiche (foto numero 19).
1923-1929: nel periodo compreso tra il 1923 e il 1929 non c'è stata nessuna targa temporanea, ma i veicoli stranieri presenti in Italia dovevano utilizzare una normale targa italiana.
1929-1974: le targhe temporanee utilizzate tra il 1929 e il 1974 erano a caratteri bianchi su sfondo
nero e avevano le lettere EE, che stanno per "Escursionisti Esteri", seguite da un numero crescente
(fotografie numero 1 e 2). La numerazione era progressiva, a partire da 1, e le targhe venivano assegnate alle
province in lotti (inizialmente di 100 unità procedendo in ordine alfabetico, così le targhe
da EE 1 a EE 100 furono di Ancona fino alle targhe da EE 1201 a EE 1300 che furono di Venezia; successivamente
i lotti furono richiesti in base alle esigenze e spesso erano anche più grandi). In base al periodo di emissione,
sulla targa era presente un diverso punzone (il simbolo del fascio fino al 1944
e, poi, lo stemma della Repubblica) e, inoltre, a partire dal 1959 fu introdotta un'etichetta metallica in
bianco/rosso tra il sigillo della repubblica italiana e il primo numero per indicare la scadenza della targa:
anche se obbligatoria, questa etichetta fu, comunque, usata raramente, mentre più spesso veniva attaccato un
semplice adesivo simile con lo stesso scopo. Dal 1963 le targhe temporanee divennero fatte di plastica, pur non
cambiando, con questo, il loro aspetto o la loro numerazione.
Le targhe anteriori (fotografie numero 3, 4 e 5) erano più piccole, con le lettere EE sulla destra, esattamente
come le normali targhe anteriori italiane dove la sigla di provenienza seguiva il numero, e non avevano nessun
adesivo.
Foto 1: 1929 - 1944 |
Foto 2: 1959 - 1974 |
Foto 3: 1929 - 1935 (anteriore) Foto 4: 1935 - 1944 (anteriore) |
Foto 5: 1944 - 1982 (anteriore) |
1974-1982: il tipo di targa mostrato nella fotografia numero 6 è stato, invece, usato tra il 1974 e il 1982. Si può vedere che c'è ancora lo spazio per l'etichetta con l'anno di scadenza (è in leggero rilievo sotto il sigillo della repubblica), ma non ho prove che questo fosse effettivamente utilizzato e l'unica differenza dalle targhe usate precedentemente era nella disposizione delle lettere EE una sopra l'altra, riducendo la targa ad una sola riga; le targhe anteriori, invece, non subirono alcun cambiamento.
Foto 6: 1974 - 1982
1982-Oggi: la settima targa qui mostrata è stata introdotta nel 1982 (anche se si iniziò ad usare solo nel 1985) ed è ancora in uso. EE significa ancora "Escursionisti Esteri" ed è seguito da 000 AA, una combinazione che cresce progressivamente. Vicino al bordo superiore, da sinistra a destra, si incontrano il sigillo della repubblica italiana, due adesivi in bianco/rosso con il mese e l'anno di scadenza della targa, e la "I" dell'Italia nell'ovale. Le targhe anteriori e quelle posteriori sono ora perfettamente uguali, anche nelle dimensioni. Le targhe vengono ancora assegnate alle varie province in lotti per cui è possibile risalire alla provincia dalle ultime due lettere (ad esempio Milano AF, AG, AZ, BA, BJ... e Roma AM-AR, AV, BF...).
Foto 7: 1982 - Oggi
Le motociclette hanno avuto targhe temporanee solo a partire dal 1959: è possibile trovarne una fotografia nella pagina dedicata alle targhe temporanee per motociclette.
CITES: simili alle targhe temporanee erano le targhe CITES (CIrcolazione Temporanea Enti Stranieri), riservate ad enti esteri operanti in Italia per realizzare programmi di ricostruzione nel dopoguerra. Avevano caratteri neri su sfondo arancione (fotografia numero 8), ma non furono molto utilizzate e già negli anni '50 erano scomparse. In alcune fonti ho trovato che la sigla CITES sta per "Circolazione Internazionale Temporanea Enti Stranieri", ma non sono affatto sicuro di questo.
Foto 8: CITES
Devo ringraziare di cuore Andrew Pang per la prima fotografia, Alessandro Libanore per le fotografie numero 2, 4 e 5, Marcello Taverna per la sesta immagine e Carlo Bellini per l'ultima, oltre a Guglielmo Evangelista per molte di queste preziose informazioni. La fotografia numero 3 è tratta dal numero di Febbraio 2003 dell'ALPCA Register di ALPCA.