Il primo veicolo della Croce Rossa Italiana fu immatricolato a Bergamo il 21 Agosto 1911 con la targa CRI 1 (moltissimi ringraziamenti a Roberto Pola per questo particolare) ed è possibile vedere questa targa nella prima fotografia (per la foto completa da cui ho tratto questo dettaglio vai alla pagina delle foto antiche, numero 11). Le targhe CRI hanno sempre avuto le stesse caratteristiche fin dall'inizio: sfondo bianco, stemma costituito da una croce dentro un cerchio in rosso, sigla CRI in rosso e numero in nero. Sulle targhe posteriori inizialmente lo stemma precedeva le lettere CRI (foto numero 1), poi fu posizionato tra queste e il numero e lì è rimasto ancora oggi; per le targhe anteriori, invece, fino al 1996, le lettere CRI, esattamente come la provincia nelle vecchie targhe anteriori normali, erano sull'estrema destra (foto numero 5), anche se si sono osservati casi in cui le lettere CRI e la croce rossa erano scambiati di posizione (foto numero 4).
Foto 1: 1911 (CRI 1) |
Foto 2: 1920(?) - 1982(?) (posteriore) |
Foto 3: 1920 (?) - 1982 (?) (posteriore) |
Foto 4: 1920 (?) - 1996 (anteriore insolita) |
Fino agli anni '70 le ambulanze e le automobili della Croce Rossa Italiana avevano lo stesso tipo di numerazione; in seguito alle ambulanze sono stati assegnati i numeri da 10000 in sù (foto numero 6), mentre le macchine hanno continuato con la vecchia numerazione (foto numero 7): raggiunto 9999, si è, quindi, passati a A001 e, successivamente, raggiunto A999 si è passati a A1000 (fotografia numero 8). A partire dalla metà del 2002, senza alcun motivo, si è tornati ad una numerazione promiscua, utilizzando targhe riservate alle ambulanze anche sulle macchine normali (clicka qui per vederne un esempio) e, successivamente, alla fine del 2002, è stata introdotta una nuova targa con il formato A000A, sia per le automobili che per le ambulanze (fotografie numero 9 e 10). È necessario aggiungere che in Italia non tutte le ambulanze sono di proprietà della Croce Rossa Italiana e che, dunque, per tutte le altre vengono usate normali targhe automobilistiche.
Per quanto riguarda il formato delle targhe, inizialmente queste erano disposte su due linee, con le lettere CRI e lo stemma sulla prima e il numero sulla seconda: se quest'ultimo era di cinque cifre, la prima era spostata sulla riga superiore (fotografie numero 2 e 3). A partire dal 1982 (?) si è passati a targhe di una sola riga, con la targa posteriore composta di due elementi separati per poter eventualmente essere sistemata su due righe (fotografie numero 6 e 7); le targhe anteriori, invece, non sono mai cambiate (fotografia numero 5), mantenendo dimensioni ridotte come le vecchie targhe delle automobili italiane. Solo nel 1996 si è definitivamente cambiato il formato, rendendo le targhe anteriori e quelle posteriori identiche (circa 300 x 100 mm, fotografia numero 8). L'unica variazione allo stemma presente sulle targhe della Croce Rossa è avvenuta nel 2003 con l'inserimento della scritta "Croce Rossa Italiana" in rosso tra due cerchi intorno alla croce rossa (fotografie numero 9 e 10).
Foto 5: 1920 (?) - 1996 (anteriore) Foto 6: 1982 (?) - 1996 (posteriore, ambulanza) |
Foto 7: 1982 (?) - 1996 (posteriore, macchina) Foto 8: 1996 - Oggi |
Foto 9: 2003 (posteriore) |
Foto 10: 2003 (anteriore) |
Rimorchi: il sistema di immatricolazione dei rimorchi della Croce Rossa Italiana è piuttosto complesso
e pieno di eccezioni e di varianti, per cui è abbastanza difficile ricostruire in modo esatto la storia di queste
targhe.
I rimorchi più antichi avevano una targa composta da 3 righe, con la sigla e lo stemma sulla prima, un
numero, tratto dalla stessa serie degli autoveicoli, nella seconda e la scritta "rimorchio" in nero sulla
terza. In certi casi, però, quest'ultima scritta era sostituita da una piccola "R" rossa posta dopo
la sigla (fotografia numero 11... anche se la numerazione non sembra coincidere)
Successivamente è stata
utilizzata una targa di dimensioni molto più piccole con il numero, lo stemma e la sigla CRI su un'unica riga e
senza alcun segno particolare (fotografia numero 12). La loro numerazione era indipendente, con numeri di 4 cifre, a
partire da 0001 con zeri complementari.
L'ultima targa per rimorchio ha la scritta "RIMORCHIO" in rosso
per esteso nella parte alta e sotto, su una sola riga, compaiono la sigla con lo stemma e il numero (fotografia numero
13).
Le targhe dei rimorchi certe volte sono attaccate lateralmente: in questi casi c'è sempre una targa
ripetitrice della targa della motrice. È da notare che le targhe ripetitrici non sono previste per i veicoli
Croce Rossa e, dunque, sono fatte in modo artigianale: sono composte di due pezzi, il primo con la sigla CRI, lo
stemma e una piccola "R" rossa posta in varie possibili posizioni (o addirittura assente), il secondo,
realizzato spesso in cartone, con il numero (fotografie numero 14 e 15).
Foto 11: Rimorchio Foto 12: Rimorchio |
Foto 13: Rimorchio Foto 14: Ripetitrice per rimorchio Foto 15: Ripetitrice per rimorchio |
Prova: nelle fotografia numero 16, 17 e 18 si possono vedere tre targhe
di prova della Croce Rossa Italiana: non ne so molto in proposito, anche se dall'aspetto sembrano essere
entrambe piuttosto recenti (1996 ?). Paolo Troncatti,
che ha scattato la terza foto, mi ha detto che ne sono state prodotte solo una per regione e, per questo, sono
così difficili da trovare, anche se la loro numerazione è promiscua con le normali targhe CRI.
È curioso notare che la targa nella fotografia numero 16 è una fotocopia della targa di prova,
anche se con l'aspetto e le dimensioni della targa originale.
Nella pagina delle foto antiche (foto numero 14) è
possibile trovare l'immagine di un vecchio (1932) mezzo della Croce Rossa Italiana con una normale targa di prova
italiana perché, evidentemente, in passato non esistevano targhe speciali di questo tipo.
Foto 16: Targa di prova |
Foto 17: Targa di prova |
Foto 18: Targa di prova |
Roulotte: questi mezzi sono molto utilizzati dalla Croce Rossa come uffici mobili da portare nei luoghi dove si interviene. Oggi le loro targhe sono le stesse utilizzate sulle motociclette e seguono la loro stessa numerazione. In alcuni casi, ma non sempre, è presente anche una ripetitrice del mezzo che traina la roulotte (fotografia numero 20), ma, come detto, questa non sembra essere obbligatoria e, inoltre, prima del 1980 erano presenti i puntini tra le lettere CRI (fotografia numero 18) successivamente scomparsi (fotografia numero 19). In passato, invece, le targhe per roulotte avevano una "R" rossa o nera, come le targhe dei rimorchi, oggi scomparsa.
Foto 18: Roulotte (anni '50) |
Foto 19: Roulotte |
Foto 20: Roulotte (con ripetitrice) |
Motociclette: la Croce Rossa Italiana in passato disponeva di un certo numero di motociclette, mentre oggi sono rimasti solo alcuni scooter. La targa utilizzata è quadrata (165 x 165 mm), con la scritta CRI in rosso seguita da una croce dentro un cerchio sulla prima riga ed un numero crescente in nero sulla seconda (solo recentemente si è immatricolato il numero 1.000): le fotografie numero 21, 22 e 23 mostrano, in ordine cronologico, alcuni esempi di queste targhe. La numerazione è indipendente da quella delle macchine e le stesse targhe sono utilizzate anche su motorini con cilindrata inferiore ai 50cc, per le roulotte e per i muletti. Roberto Pola mi ha fatto sapere che nel 2002 sono state fatte delle targhe CRI speciali per i ciclomotori con cilindrata di 50cc, ma queste targhe non sono mai state utilizzate.
Foto 21, 22 e 23: Motocicletta
Provvisorie: negli anni '60 erano frequenti i ritardi con cui venivano consegnate le targhe della Croce Rossa Italiana e, dunque, in attesa dell'arrivo della targa definitiva, si utilizavano normali targhe provvisorie italiane. Sul sito web è disponibile una fotografia dell'inaugurazione di un'ambulanza proprio con una di queste targhe nella pagina delle foto antiche (foto numero 28).
Roberto Pola ha preparato una tabella con la lista dei mezzi CRI avvistati sulle strade: clicka qui per poterla vedere (il file è in formato PDF).
Durante la Guerra di Corea nel 1950 la Croce Rossa Italiana inviò un ospedale da campo: i mezzi utilizzati in questa occasione erano americani con doppia targa, sia americana che CRI, quest'ultima verniciata in bianco direttamente sul paraurti, ma senza la croce tipica delle targhe CRI in Italia (fotografia numero 24; la fotografia completa da cui è tratto il particolare è disponibile nella pagina delle foto antiche).
Foto 24: Guerra in Corea (1950)
Su questo sito è possibile trovare anche la fotografia di una targa CRI di esempio: per vederla vai alla pagina delle targhe di esempio.
I mezzi CRI sono dotati di un particolare libretto di circolazione rilasciato dalla Croce Rossa Italiana stessa e per guidarli occorre una patente speciale, anch'essa rilasciata dalla Croce Rossa Italiana: per vedere una fotografia di quest'ultima (con i dati resi illeggibili, ovviamente!), clicka qui.
Un grazie a Guglielmo Evangelista per questa breve storia sulle targhe CRI e per la fotografia numero 18 (tratta dal C.T.I., foto Farabola), a Roberto Pola per le fotografie 1, 2, 4, 6, 9, 10, 11, 12, 13, 15, 16, 19, 20, 23 e 24, oltre che per il suo preziosissimo aiuto sui mezzi della Croce Rossa Italiana, a Karsten Kuhn per la fotografia numero 7, a Paolo Troncatti per la fotografia numero 17 e a Adolfo Arena per le fotografie numero 21 e 22. La fotografia numero 23 è tratta dal libro "La logistica dell'Esercito Italiano".