L'Ordine di Malta esiste da oltre 1000 anni e, dopo una lunga e complessa storia, ha da alcuni secoli la sua sede a Roma (clicka qui per vedere la cartina... se proprio ce n'è bisogno!). Ma lo scopo di questa pagina non è quello di raccontare la storia dell'Ordine, anche se in fondo è possibile anche trovare alcune delle risposte alle domande più frequenti, bensì quello di descrivere le targhe in quanto, come un qualunque stato, produce ed emette targhe automobilistiche proprie!
Innanzi tutto il significato esatto della sigla S.M.O.M.: la maggior parte delle persone ritiene che significhi "Sovrano Militare Ordine di Malta", ma Frà Karl Paar, membro dell'Ordine, mi ha fatto sapere che, invece, significa "Servizio Militare dell'Ordine di Malta".
Foto 1: anteriore Foto 2: posteriore |
Foto 3: esempio |
È importante notare che le macchine targate SMOM non sono i veicoli ufficiali dell'Ordine di Malta, dal momento che per questi vengono immatricolati con le normali targhe diplomatiche italiane utilizzando la serie XA (vedi tavola). Piuttosto queste targhe speciali sono utilizzate sui veicoli dell'ACISMOM, l'Associazione dei Cavalieri di Malta, che comprende anche un "Corpo Militare", in origine con scopi bellici, ma oggi utilizzato solo in casi di disastri o per la protezione civile (vedi fotografie 4 e 7) in cooperazione con le autorità italiane. Anzi, le targhe SMOM vengono controllate direttamente dal Ministero della Difesa italiano e, quindi, in qualche modo rientrano nel sistema di targhe dell'Italia anche se il loro aspetto è decisamente diverso da quello delle altre targhe italiane in quanto non vengono considerate tali.
Le targhe SMOM sono state introdotte all'incirca nel periodo della seconda guerra mondiale, ma non conosco con esattezza l'anno. È possibile incontrarle soltanto in Italia: sono tutte prodotte e registrate a Roma, quindi distribuite ai membri nelle altre città italiane dove l'Ordine è presente. Ci sono all'incirca 100 targhe SMOM in circolazione, tutte di aspetto simile a quelle mostrate nelle fotografie: la parola SMOM in rosso seguita da un numero. Inizialmente quest'ultimo era di colore rosso (fotografie 1, 3, 4 e 6), in seguito è diventato nero (fotografie 2 e 7). Ugualmente nel tempo è cambiato anche lo sfondo, dapprima metallico (fotografie 3 e 6) e successivamente, a partire dagli anni '80, diventato bianco (fotografie 1, 2, 4 e 7); inoltre nel tempo si è passati da una disposizione su due righe (fotografie numero 3 e 5) ad una sola riga.
Foto 4: ambulanza |
Foto 5: senza il punto dopo la M |
I numeri partono da 1 e salgono in modo continuo (non ho prova di questo, ma sembra abbastanza ragionevole dal momento che in giro non ci sono grossi numeri). Lo stesso numero può essere assegnato a più macchine, sebbene non contemporaneamente (grazie mille a Guglielmo Evangelista per questa indicazione): è possibile trovare un esempio di questo comportamento nella pagina delle foto antiche (foto numero 12). Ho provato a fare qualche domanda sui numeri, ma non ho avuto risposta, probabilmente perchè il loro uso di tipo militare impone una certa riservatezza: in ogni caso alcune fonti indicano che il numero 1 sia assegnato al presidente dell'ACISMOM in quanto responsabile per territorio, mentre altre fonti indicano che sia dato al Gran Priore. Dalle osservazioni di Guglielmo Evangelista si può dire che la numero 1 fu, in passato,montata su una Fiat 1800 e, successivamente, su una Fiat 125, una Fiat 132, una Lancia Prisma e, infine, su due diverse Lancia Thema.
Fotografia 6 |
Fotografia 7 |
Per quanto riguarda le targhe di esempio, di certo ne esiste qualche esemplare come dimostra la terza foto (un grazie di cuore a Jim Fox!), anche se fonti ufficiali mi hanno detto che non ce ne sono e che probabilmente si tratta di un falso. D'altra parte ho una prova certa che quella targa è vera... quindi probabilmente quell'esempio fu realizzato nel passato, ma non è ufficiale o non è oggi noto. Per poter vedere anche altre targhe di questo tipo, vai alla pagina delle targhe di esempio.
Un'altra cosa strana sulle targhe SMOM: sembra che alcune targhe non abbiano il punto dopo la seconda "M" come si può vedere nella quarta fotografia (davvero grazie a Maik Knoll per la foto, anche se di bassa qualità). Probabilmente il basso numero di targhe prodotte comporta una diversitagrave; tra ciascuna targa.
In passato, circa tra il 1945 e il 1970, oltre alle targhe già mostrate, l'ACISMOM ha avuto a disposizione anche un altro tipo di targa in cui compaiono due croci: la prima è rossa dentro un cerchio in campo bianco e Guglielmo Evangelista mi ha fatto sapere che dovrebbe trattare della Croce di Gerusalemme, utilizzata anche nelle divise di quegli anni, mentre l'altra, bianca in campo rosso, è la Croce di Malta, stemma dell'Ordine. Nelle fotografie numero 8 e 9, (moltissimi ringraziamenti a Ernesto Vitetti che me le ha gentilmente mandate), è possibile vedere rispettivamente una targa posteriore e una anteriore di questo tipo.
Foto 8: posteriore |
Foto 9: anteriore |
Questa è una breve lista di indirizzi di edifici di proprietà dell'Ordine di Malta. La gran parte delle informazioni che ho riportato qui sopra sono state prese proprio presso il primo di questi, ma la sede principale dell'Ordine è all'indirizzo a Via Condotti. Se sei interessato alla storia dell'Ordine di Malta, alle sue attuali finalità e alla sua situazione politica, potrai trovare molti links utili verso pagine interessanti nella pagina dei links. Sconsiglio vivamente di utilizzare questi indirizzi per chiedere targhe di esempio per la propria collezione in quanto non vengono rilasciate.
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Anche se non l'ho chiesto direttamente, credo che non ci sia alcun ovale SMOM in giro. Non ne ho trovato documentazione da nessuna parte e inoltre credo che la targa sia già abbastanza chiara!! Inoltre credo che non ci siano targhe SMOM per motociclette, mentre ho notizia di targhe SMOM di prova.
Voglio ringraziare Rev. Padre Gerard Lagleder per le fotografie numero 1, 4 e 6 presenti in questa pagina, oltre che per tutte le sue spiegazioni e aiuti nella ricerca sul materiale delle targhe SMOM: sei davvero stato gentilissimo!
Alcuni punti tratti dalle "domande più frequenti" presenti sul sito SMOM. Li ho
tradotti dall'inglese e potrei aver commesso qualche errore: il testo originale è nella
pagina inglese delle targhe SMOM.
1. Cosa è l'ordine di Malta?
Il Sovrano Militare Ospedaliero Ordine di San Giovanni di Gerusalemme e di Malta (il nome intero
dell'Ordine) è sia un antico ordine di Cavalleria, sia un ordine religioso della Chiesa Cattolica Romana.
È anche un Soggetto Sovrano di Diritto Internazionale.
4. Quanto è grande e dove è localizzato l'Ordine di Malta?
L'Ordine di Malta è internazionale, dal momento che ha 11,000 membri in tutto il mondo, 3,000 dei quali
negli Stati Uniti. La sede dell'Ordine è a Roma. Attraverso associazioni nazionali, monasteri e
progetti umanitari, l'Ordine è presente in 130 paesi di tutto il mondo.
10. Il Sovrano Militare Ordine di Malta è davvero un'entità sovrana?
Si. Nei 900 anni di esistenza dell'Ordine, attraverso la sua esistenza, le basi legali, i titoli,
la raccolta di diritti, poteri, privilegi e immunità, l'Ordine ha acquisito lo stato di entità
sovrana e è soggetto alla legge internazionale sotto la legge canonica, la garanzia papale, la jus
gentium il sistema legale medioevale diviso - sacerdotale e imperiale -, e il sistema classico
moderno della legge internazionale. Attualmente, come nel passato, l'Ordine entra in trattative con
gli altri Stati sovrani; emette i propri passaporti, conia la propria valuta e stampa i propri
francobolli (avendo convenzioni postali e trattati con 45 paesi), Oggi l'Ordine è riconosciuto come
sovrano da oltre 70 paesi, che hanno reciproche relazioni diplomatiche e ambasciate presso l'Ordine.
Il 24 Agosto 1994 l'Ordine ha ottenuto lo status di osservatore permanente nelle Assemblee Generali delle
Nazioni Unite. con il favore di 71 paesi membri. L'Ordine è anche membro dell'Organizzazione Educativa,
Scientifica e Culturale delle Nazioni Unite (UNESCO), del Consiglio Europeo, dell'Organizzazione Mondiale
della Sanità (WHO), dell'Organizzazione dell'Alimentazione e dell'Agricoltura (FAO), della Commissione
dell'Unione Europea, e ha una delegazione presso il Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC).
In ogni caso l'Ordine non dipende da questo recente riconoscimento per il proprio stato sovrano, essendosi
stabilito come entità prima che gli stati nazionali esistessero e prima della nascita della moderna
organizzazione internazionale.