Le targhe emesse tra il 1905 e il 1927 hanno due cifre rosse che indicano la provenienza, come si può controllare nella tavola dei codici, seguite da un numero crescente in nero (tutte le cifre dovevano essere di almeno 3 cm) e tutte le targhe emesse precedentemente furono rimpiazzate da queste di nuovo tipo. I numeri erano assegnate dalla prefettura, ma le targhe venivano realizzate a mano dal proprietario del veicolo e, per questo motivo, erano spesso molto diverse tra loro. Le targhe, inoltre, avevano un sigillo in piombo che le legava alla macchina, come è possibile osservare nella seconda e nella quarta fotografia. Tutte le targhe emesse prima del 1905 furono sostituite con queste di nuovo tipo e lo stesso accadde nel 1927 quando furono sostituite dalle nuove targhe con la sigla della provincia.
La prima delle foto mostra una targa in ferro smaltata di Torino (numero 63) che dalla numerazione sembra essere stata prodotta tra il 1911 e il 1912. Anche la seconda targa è antecedente al 1927, molto probabilmente del 1909, e il 55 indica che è di Roma. In ogni caso questa non è smaltata in porcellana, ma è di metallo: questo mostra che in quel periodo erano utilizzati entrambi i materiali per produrre targhe automobilistiche; in basso a destra, anche se non è chiara nella fotografia, appare la scritta "N. Ceccarani - Via Milano 21 Roma" che indica il luogo dove la targa è stata prodotta, mentre sul sigillo, anche questo purtroppo non chiaro nella foto, c'è la scritta "R.Prefettura N°55": come detto la registrazione delle targhe all'epoca era effettuata presso le prefetture.
|
La targa anteriore era identica sotto ogni aspetto a quella posteriore: in alcuni casi, però, veniva addirittura dipinta direttamente sul radiatore per un miglior funzionamento di quest'ultimo, come è possibile vedere nella terza fotografia (Bébé del 1902 della Peugeot Croizat. Clicka qui per leggere la circolare al riguardo). Ho anche riscontrato alcune antiche fotografie in cui i colori della targa anteriore appaiono opposti, ovvero con caratteri bianchi su sfondo nero, ma non è ben chiaro il motivo di tali anomalie, che, comunque, non sono in alcun modo ufficiali (vedi la pagina delle foto antiche, foto numero 1).
Il Touring Club Italiano produceva targhe smaltate per i propri soci con il simbolo "TCI", come si può vedere nell'ultima foto (precedente al 1910). Il T.C.I. è stato fondato nel 1894 da alcuni amanti dei viaggi, particolarmente interessati nel nuovo mezzo costituito dall'automobile, e ancora oggi esiste, sebbene non produca più targhe, ma libri, mappe e guide.
Mark Bacarelli è riuscuto a raccolgiere moltissimi dati sulle targhe di questo periodo della provincia di Arezzo: per poterli vedere clicka qui.
Nel sito è anche presente una tabella con i numeri più alti rilasciati in ciascuna provincia con questo sistema di immatricolazione: per poterla vedere clicka qui.
Grazie mille a Alessandro Libanore per le prime due fotografie e a Marcello Taverna per la quarta. La terza foto è presa dal numero di Dicembre 1999 di "La Manovella".