La dittatura fascista in Italia iniziò nel 1922 e il "fascio" fu introdotto sulle targhe automobilistiche posteriori nel 1928. La prima di queste targhe qui mostrate è stata emessa tra il 1928, appunto, e il 1932 dal momento che il codice di provenienza (CR) è ancora successivo al numero, mentre le altre due targhe sono successive al 1932. La targa Roma-0101 è stata utilizzata su un veicolo del corpo diplomatico tra il 1936 e il 1944 e la differenza dalle altre targhe utilizzate sui veicoli normali è lo zero iniziale.
1928-1932
1932-1944 |
Corpo diplomatico |
Ecco qui una breve lista di codici speciali utilizzati sulle targhe, militari e non, durante il fascismo (sebbene al momento non abbia conferma di AF):
AF | Agricoltura e Foreste |
IA, IB... | Targhe provvisorie (*) |
MdS | Milizia della Strada |
MVSN | Milizia Volontaria di Sicurezza Nazionale |
MNF | Milizia Nazionale Forestale |
MP | Milizia Portuaria |
RA | Regia Aeronautica |
RGdF | Regia Guardia di Finanza |
RM | Regia Marina |
UNPA | Unione Nazionale Protezione Antiaerea |
(*) Mi è stato riferito che le targhe IA, IB... fossero state utilizzate dal "Servizio tecnico delle Ferrovie", ma l'errore è stato probabilmente causato dal fatto che quelle targhe venivano emesse dai "Circoli ferroviari di ispezione" che aveva proprio questo tra gli altri compiti. In realtà l'amministrazione ferroviaria ha sempre utilizzato targhe normali. Moltissimi ringraziamenti a Guglielmo Evangelista per questa precisazione!
È, comunque, possibile incontrare anche altre fotografie con il simbolo del fascio qua e là su questo sito web (colonie in Africa e a Rodi, motociclette e corpo diplomatico).
Il fascismo terminò con la breve esperienza della Repubblica Sociale Italiana nella cui pagina si possono trovare alcune fotografie di targhe dell'epoca. Dopo la caduta del fascismo fu introdotto il nuovo punzone dell'Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra, anche se le vecchie targhe non furono sostituite; in ogni caso molte persone preferirono eliminare il fascio dalla targa, staccandolo o usando della vernice nera.
Devo assolutamente ringraziare Alessandro Libanore per le tre foto qui mostrate, Giancarlo Raposo per la lista dei codici e Roberto Pola per la sua correzione sulle targhe UNPA!