Queste targhe non appartengono all'esercito italiano, ma alle forze alleate delle basi militari in Italia.
1943-1969: nella prima targa qui sotto le lettere AFSE stanno per "Allied Forces in Southern Europe" (Forze Alleate in Europa Meridionale) e sopra ad essere compare uno scudo rosso con il leone di San Marco all'interno. Il formato inizialmente era 0000 (come si può vedere in figura), quindi divenne A000 e infine 000A; furono sostituite con nuove targhe nel 1969.
1943 - 1969
Si possono anche osservare tre targhe con il formato C-00000: questo tipo di targa era utilizzato solo dai veicoli della base navale americana di Livorno, a partire dal 1945 fino al 1968. Come si può notare il carattere utilizzato per i numeri fu cambiato più volte e, per quanto ne so, le fotografie sono disposte in ordine cronologico, con la prima che è degli anni '50. L'ultima targa, invece, non so esattamente quando (1957?) e dove fu utilizzata.
1945 - 1969 a Livorno
Sconosciuta
1970-Oggi: nelle ultime fotografie, infine, sono mostrate le targhe utilizzate a partire dal 1970 e ancora oggi in uso. Per la auto private sulla prima riga sono presenti le lettere AFI che stanno per "Allied Forces in Italy" (Forze Alleate in Italia) e sulla seconda linea il formato è A-00000 (prima fotografia), dove la prima lettera indica la base di provenienza del veicolo, secondo la tabella riportata qui sotto. Per le auto ufficiali le targhe sono identiche, ma con l'aggiunta della scritta "official" accanto ad AFI (seconda fotografia). I secondi veicoli registrati ad una data persona hanno i colori invertiti, ovvero i caratteri sono bianchi su sfondo nero, e hanno un "2" in prima posizione (terza e quinta fotografia). Infine, le motociclette hanno targhe simili a quelle delle automobili, ma con la lettera "M" in ultima posizione (quarta e quinta fotografia).
B | Brindisi | C | Catania | H | Cagliari | L | Livorno |
N | Napoli | S | La Spezia | U | Udine | V | Vicenza |
W | Verona | X | La Maddelana | Y | Couriso |
1970-Oggi: privata |
1970-Oggi: ufficiale |
1970-Oggi: secondo veicolo |
1970-Oggi: motocicletta |
1970-Oggi: motocicletta, secondo veicolo |
Da un messaggio di Tony Fernando apparso
sulla mailing list dedicata alle targhe il 29 Aprile 1999:
"AFI sta per "Allied Forces Italy", il che significa che è usato dalle forze americane, inglesi,
tedesche, greche, olandesi e francesi e lo stesso tipo di targa è assegnato ad ognuno di loro finché sono
in Italia..... almeno era così quando ero a Napoli tra l'84 e l'86. La targa nera su bianco (prima serie) inoltre
indica che si possono ricevere dei "buoni per la benzina" per compensare i costi della benzina che in
Europa sono molto alti (circa 4 o 5 dollari per gallone), rendendo il prezzo di appena 1.25 dollari per
gallone con una targa AFI e i giusti buoni per la benzina. La targa bianca con sfondo nero (come già detto
da altri) è una seconda targa, ma non permette di avere nessun buono per la benzina. Quindi è meglio
prendere una macchina piccola!
Un po' di notizie in più: durante la metà degli anni '80 e all'apice del terrorismo in Europa, la NATO
e, in particolare, le forze americane erano bersaglio dei terroristi. Facevano saltare le macchine, seguivano le
persone, rubavano le auto o anche soltanto la targa AFI per usarla in seguito per fini terroristici. L'Alto
Comando delle Forze Alleate dell'Europa Meridionale provò, allora, ad utilizzare normali targhe italiane
(quelle di plastica con l'abbreviazione della provincia davanti ai numeri, tipo NA -XXX per Napoli), l'unica
differenza era che sarebbero state controllate dalle Forze Alleate anziché dalla motorizzazione civile italiana
e che sarebbero state nell'aspetto assolutamente uguali, ma senza il "marchio delle tasse", essendo targhe senza
tasse. Io ero là quando proposero questo a tutti i Comandi di zona, ma sfortunatamente a troppe persone nei
piani alti non piaceva e così l'idea fu gettata via!"
Nel 2003 gran parte delle vetture AFI sono state ritargate con targhe civili italiane per motivi di sicurezza: per maggiori dettagli su questa operazione si può leggere il seguente articolo (solo in inglese) trovato su Internet.
La quinta e l'ultima fotografia sono tratte dal sito web di FrancoPlaque. Inoltre, voglio ringraziare moltissimo Alessandro Libanore per la prima e per la nona di queste fotografie, e Jim Fox per le tutte le altre: sono tutte splendide!